Promuovere il libro
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Fonte di conoscenza e strumento di elevazione sociale, simbolo della libertà di pensiero ma anche prodotto di pregio artistico e oggetto di collezione, il libro resta un mezzo indispensabile per la comunicazione delle idee e l’apprendimento culturale. Il suo primato come canale autorevole di trasmissione di contenuti e valori è attestato non solo dalla circolazione pluricentenaria, ma anche dalla capacità di determinare la formazione del sistema culturale di una comunità organizzata, orientandone gli aspetti della vita quotidiana e definendone identità e relazioni sociali . E questo indipendentemente dai progressi tecnologici che l’hanno trasformato, e che potranno ulteriormente cambiarlo nel contenuto e nella fruizione, e dalla concorrenza di media più attrattivi e popolari. Perché, come già è avvenuto con l’invenzione di Gutenberg e com’è evidente con l’avvento dell’e-book, i vecchi media continuano a circolare a lungo, accompagnando la nascita e la crescita dei nuovi prodotti.
Ciò nonostante più di un italiano su due non legge, come rilevano le indagini Istat, e tra i lettori solo uno su sette legge almeno una volta al mese. Invertire questa tendenza attraverso politiche responsabili, investimenti adeguati e il largo coinvolgimento degli attori istituzionali è un obiettivo strategico per competere sul piano del progresso economico e sociale . Come strumento di accumulazione della conoscenza, la lettura è un fattore essenziale nel processo di formazione dell’individuo e del patrimonio culturale e scientifico del paese. È indubbio, infatti, l’influsso positivo sul tasso di produttività esercitato dal cosiddetto capitale umano, cioè l’insieme di conoscenze, competenze, abilità acquisite da un individuo durante l’intero arco di vita e finalizzate al raggiungimento di obiettivi di benessere sociale ed economico. Come parallelamente sono altrettanto evidenti le conseguenze negative in contesti di scarsa valorizzazione delle pratiche formative e culturali che “si traducono in un costo dell’ignoranza che le società contemporanee non possono più sopportare”(Solimine, 2014). Non solo la lettura concorre alla crescita economica ma, in quanto pratica che sviluppa le capacità critiche dell’individuo e aiuta a definire le competenze per l’esercizio dei suoi diritti di cittadinanza, è anche un requisito caratterizzante i sistemi democratici, basati sul libero scambio dell’informazione e impegnati ad assicurare il pluralismo delle opinioni e opportunità di istruzione ai cittadini .
Di promozione della lettura e incentivazione della cultura del libro si discute in questo contributo con il proposito di offrire una panoramica dei luoghi e delle forme in cui tali prassi concretamente vengono organizzate e gestite. Dopo una beve introduzione al concetto di consumo culturale, si prendono in esame le cifre che caratterizzano l’andamento della produzione e della fruizione dei libri in Italia, approfondendo l’analisi delle variabili strutturali che incidono sui comportamenti di lettura. Segue un’ampia rassegna delle metodologie e delle tecniche utilizzate nonché delle esperienze realizzate in tutti i settori coinvolti nella filiera del libro: dalle strategie di vendita delle case editrici alle iniziative adottate dalle biblioteche, dalle azioni governative al ruolo dei mezzi di comunicazione, dall’impatto degli eventi culturali e dei sistemi di distribuzione alle opportunità offerte dalla rete. Al di là dei cambiamenti generati dalla diffusione delle tecnologie digitali che hanno determinato nuove forme di organizzazione della testualità e nuovi supporti, modificando anche modalità e forme della lettura, il libro stampato resta il tema di questa trattazione e ad esso si guarda come elemento cruciale di un sistema di mezzi di comunicazione che, più degli altri, è il segno della democratizzazione culturale, accessibile a qualsiasi età, livello di istruzione o gruppo sociale, nonché strumento di riflessione critica incentrato sul ruolo attivo del lettore.
Questa edizione riprende con modifiche, integrazioni e ampliamenti la versione pubblicata online nel 2010 nell’ambito dell’attività di tutoring ai corsi del Master in Biblioteconomia, Archivistica e Metodologia della Ricerca dell’Università Federico II di Napoli.
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