Atene, mistica e sacrale
[©2017, dal 15 al 18 marzo]
L'itinerario di visita comincia da Monastiraki e Plaka, i quartieri più antichi e vivaci della città, situati proprio in centro ai piedi dell’Acropoli, pieni di ristoranti e negozietti tipici e con alcuni siti di interesse archeologico, come le rovine della Biblioteca di Adriano, la Torre dei Venti e la chiesa di Panàssa.
Costituito da un fittissimo dedalo di vicoli, dov'è maggiormente testimoniata l’influenza musulmana, Monastiraki “assomiglia ad un enorme bazar a cielo aperto e dà la sensazione di sbirciare una porzione d’Oriente dal buco della serratura”. Consigliati un giro al mercatino delle pulci e un salto al grande mercato alimentare che si tiene su via Atene, in prossimità del municipio.
Da piazza Monastiraki, animata da persone e venditori ambulanti in qualunque ora del giorno, dirigersi verso via Ermou, ricca di negozi di alta classe per lo shopping e artisti di strada, e spingersi fino a Piazza Syntagma, la piazza principale della città.

Atene, via Ermou
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Atene, palazzo presidenziale
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Qui ha sede il Palazzo presidenziale presidiato dai caratteristici Evzoni, le guardie d'onore in gonnellino (ricavato da un tessuto di trenta metri sul quale sono praticate quattrocento pieghe a ricordo degli anni di oppressione turca) e pantofole in pelle rossa con punta ricurva e pompon nero, che offrono un breve spettacolo ogni ora al cambio della guardia con la loro singolare andatura.

Atene, Evzoni al cambio della guardia
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Atene, piazza Syntagma
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Ritornando su via Ermou, dirigersi verso piazza Mitropoleos, sull'omonima strada parallela, dove si erge la cattedrale di Atene (che vale una sosta) e proseguire in direzione Odos Adrianou, il corso principale della Plaka, che è invece un quartiere caratterizzato da un'atmosfera più sobria e un po’ più classica, zeppo di ristoranti, caffè, taverne tipiche ed innumerevoli negozietti di souvenir per tutti i gusti.
Meta dell'escursione del secondo giorno è stata l'Argolide, probabilmente la regione più ricca di tradizioni dell'intera Grecia, teatro di azioni leggendarie descritte nelle tragedie del V secolo, le cui città lungamente hanno resistito all'espansione spartana verso il Peloponneso.
Procedere in direzione della città di Corinto. Dopo una beve sosta sull'istmo, lasciare l'autostrada e percorrendo un'interurbana decisamente agevole si raggiunge l'acropoli di Micene transitando nell'odierno paese.

Corinto, Istmo
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Micene, Acropoli
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Restare affascinati dalla magia della Porta dei Leoni, l'imponente e suggestivo ingresso dell'acropoli; risalire la cima della collina, costeggiando un recinto tombale circolare e i resti di un fitto nucleo di abitazioni e percorrendo un piano inclinato che conduce fino al Megaron o palazzo del re, di cui rimangono tracce delle mura perimetrali; discendere nella cisterna sotterranea di acqua e spingersi fino alla porta settentrionale della cinta muraria di età preistorica, di più modeste dimensioni.

Micene, Porta dei Leoni
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Micene, Recinto tombale circolare
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Usufruendo dello stesso biglietto (€ 6,00) è possibile visitare anche il noto tesoro di Atreo, la tomba più grande e imponente di Micene, a poca distanza dall'acropoli, sul versante destro della strada in direzione del piccolo centro urbano.

Micene, Tombe esterne all'Acropoli
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Nauplia, Isola di Bourtzi
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Riprendendo la stessa interurbana si arriva a Nauplia, dove concedersi una piacevole passeggiata lungo gli eleganti vicoletti della vivace area pedonale, ammirare l'isoletta di Bourtzi fortificata dai veneziani che si staglia a poco più di 500 metri dal molo e risalire la collina rocciosa per visitare l'Acronauplia fortificata dai Franchi qualche secolo prima.
Continuare in direzione di Epidauro e fare tappa presso l'Asclepio, uno dei più noti e ricchi santuari ellenici del iv secolo (€ 6,00).

Epidauro, Teatro
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Epidauro, Asclepio
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Contemplare la bellezza monumentale del teatro, con il proscenio rialzato e l'orchestra circolare di 20 m. di diametro, che vanta una capienza di oltre 12000 spettatori e rampe esterne per accedere alle tribune superiori; l'intima sacralità del tempio di Apollo, di cui residuano tracce dell'altare, e della Thòlos, edificio circolare distrutto dal tempo e dall’incuria e di cui rimangono soltanto alcune colonne, oggetto di interventi di ricostruzione; la spettacolare grandezza dello stadium, inserito in una cavità naturale vicino al tempio e alla thòlos, dove si svolgevano le gare ginniche in occasione delle celebrazioni dette Asclepieia, la cui pista misurava 23 metri di larghezza e 181 di lunghezza; la presenza di resti e rovine di impianti di bagni e edifici di servizio funzionali alla fruizione del sito in occasione dei grandi eventi, come l'ostelleria, che disponeva di 150 stanze per i visitatori che volevano trascorrere nel santuario i giorni delle celebrazioni di Epidauria, o il ginnasio nel cui spazioso cortile era stato costruito un odeo per molteplici manifestazioni culturali (programmi musicali, recitazioni, conferenze) organizzate durante la fiera di Asclepieia.
Epidauro, Stadium
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Epidauro, Teatro
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Il terzo giorno è dedicato all'Acropoli. Procedendo dal quartiere Plaka si possono ammirare i resti dell'antica agorà ateniese, un vasto spazio aperto dove sono visibili le rovine di alcuni edifici pubblici (i tribunali e le stoàs, in cui i cittadini si riunivano per condurre le trattative commerciali o svolgere dibattiti filosofici) e del tempio di Efesto, dedicato al dio della metallurgia.
Situata su una collina al centro della città, l’Acropoli è uno dei monumenti più conosciuti al mondo e la testimonianza più importante dell’antica civiltà greca, simbolo di Atene e della bellezza classica e base ideologica per l'egemonia ateniese sulle altre città elleniche. Ciò che si ammira oggi è quello che resta dell’Epoca d’Oro della metà del V secolo a. C., a causa delle ripetute devastazioni ad opera dei dominatori di turno (bombardata dai Veneziani, che fecero saltare in aria il Partenone adibito dai turchi a deposito di munizioni; depredata durante la dominazione Ottomana dei suoi marmi utilizzati come materiali da costruzione). Pur tuttavia, a livello culturale ed emotivo la sua visita rimane pur sempre un’esperienza incredibile, quasi mistica.

Acropoli, Propilei e Tempio di Atena Nike
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Acropoli, Scala monumentale
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Salire in cima alla imponente scalinata d'ingresso; transitare dai Propilei, la porta monumentale porticata dove si incontrava per prima cosa la colossale statua di Atena (realizzata da Fidia) e da cui si accedeva al piccolo tempio di Atena Nike, situato su uno sperone fortificato; costeggiare i resti di quello che fu il santuario di Artemide per poi contemplare la magnificenza del Partenone e ammirarne la facciata occidentale; raggiungere l'Eretteo, un complesso di edifici religiosi, con il cosiddetto portico delle Cariatidi e un recinto sacro.

Acropoli, Propilei
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Acropoli, Partenone
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La panoramica della città dalla sommità della rocca è spettacolare, rivelando la dimensione enorme dell'area urbana che dal mare si estende fino alle montagne, a perdita d'occhio.

Acropoli, Panoramica della città
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Discendere dalla scala verso sud dove ammirare l’Odeo di Erode Attico, camminare per la via peripatetica lungo le rovine del Santuario di Asclepio fino ai resti del Teatro di Dioniso (ticket € 10,00).

Acropoli, Eretteo e loggia delle Cariatidi
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Acropoli, Odeo di Erode Attico
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Meta del quarto giorno è la costa meridionale della penisola. Dirigersi verso la moderna e fiorente Glyfada, a sud di Atene lungo l'arteria che porta al mare, dove il volto caotico ed eclettico del centro urbano cambia progressivamente aspetto per assumere il contesto di un quartiere elegante e cosmopolita, con strutture fastose, negozi di classe e di grandi marche e locali notturni sulla spiaggia.

Glyfada, Costa
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Lagonisi, Costa
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Proseguendo verso est, lungo la strada che conduce alla parte meridionale della penisola attica, si percorre un meraviglioso paesaggio costiero frastagliato da piccoli fiordi e splendide insenature, caratterizzato dalla presenza di alcune tra le più belle e famose spiagge e da numerosi residence e lussuosi resort.

Capo Sounion, Tempio di Poseidone
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Capo Sounion, Tempio di Poseidone
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In prossimità del punto più estremo la costa diventa più brulla e rocciosa e alla vista si apre il meraviglioso scenario offerto da Capo Sounion e impreziosito dai resti visibili del tempio di Poseidone che si erge sulla cima del promontorio a picco sul mare, dove si respira un'atmosfera aurea e sacrale che spiega la sua vocazione a luogo di culto.

Capo Sounion, Promontorio con vista panoramica
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Capo Sounion, Tempio di Poseidone
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Affacciato sullo splendido Golfo Saronico, Capo Sounion è anche una meravigliosa località balneare, meta della vacanza estiva di due anni dopo (dal 21 al 28 agosto 2019).
Un mare incantevole e cristallino e una serie impressionante di spiagge sabbiose o di ciottoli lungo la strada che conduce ad Atene ne fanno uno scenario suggestivo che alterna insenature sabbiose a coste frastagliate dove si susseguono ampie baie attrezzate con tutti i servizi e molto affollate a calette tranquille ben protette da speroni rocciosi.

Capo Sounion, Thimari beach
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Capo Sounion, Thimari beach
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In prossimità della baia di Thimari una piccola spiaggia attrezzata e poco frequentata è stata la scelta ideale. Alle spalle oltre la statale, salendo per qualche chilomentro sulla collina sovrastante, To Apomero è un' ottima taverna con piatti tipici e specialità di pesce e un cortile alberato con tavolini all'aperto e una spettacolare vista sul mare.

Capo Sounion, Thimari beach
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Capo Sounion, Thimari beach
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Meta delle escursioni serali il vicino villaggio di Lavrio, il centro urbano più importante del distretto con un porticciolo turistico ben attrezzato e punto di collegamento con le isole circostanti. Sulla piazza pincipale e nei vicoli adiacenti sono presenti numerosi locali: sul lato nord si trova Christos grillhouse, ambiente spartano con cibo di buona qualità e pregevole cucina a prezzi davvero sorprendenti; su quello sud To Limani, tavolini all'aperto con vista sul porto e succulenti piatti di pesce!

Atene, piazza Monastiraki
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Capo Sounion, Thimari beach
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Risalendo la penisola dalla costa settentrionale si raggiunge l'aeroporto in poco meno di un'ora.
Per dormire e mangiare in città l'offerta è davvero impressionante.
L'esigenza di conciliare alcuni requisiti essenziali (come la vicinanza al centro, la disponibilità di parcheggio per l'auto presa a noleggio in aeroporto, livelli adeguati di servizi e tariffe ragionevoli) ha orientato la scelta della sistemazione (con trattamento di solo pernottamento) su una struttura della catena Best Western, l'hotel Museum alle spalle del Museo archeologico nazionale, che ha pienamente soddisfatto le aspettative.
Per la colazione abbiamo preferito caffetterie e bakery della Beneth Cafè Veneti, una rinomata catena di forni dove vengono serviti ottimi dolci della tradizione e un buon caffè greco.
Per il pranzo abbiamo optato per lo street food, a base di pita gyros e birra greca, presso Tylixto Greek Wrap in via Aiolou (a ridosso di via Ermou) con tavolini e posti a sedere nella strada pedonale. Porzioni abbondanti, servizio rapido, buona qualità: in tre si spendono 15/18 euro e ci alza soddisfatti.
Per la cena abbiamo scelto la taverna Atitamos, in via Kapodistrou a poca distanza dall'hotel, adiacente ad un'area pedonale molto frequentata e animata da pub e caffetterie: bontà e varietà delle pietanze (non dimenticate di chiedere i piatti del giorno), accoglienza cortese e atmosfera calda, personale gentile, servizio rapido e ottimo rapporto qualità prezzo. In tre non abbiamo mai superato i 35 euro, con dolce e grappa gentilmente offerti.
Di passaggio per Corinto, vale la pena fermarsi al bar in prossimità del ponte sull'istmo per l'ottimo caffè, tra i migliori bevuti, e inoltrarsi nella città antica dove, al centro della piazza e vicinissima alle rovine, c'è Tavernaki Tou Gamprou, una taverna tipica, semplice ma accogliente, con deliziose pietanze ben cucinate e prezzi nella norma.
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