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Versamento Ici 2006, rata di acconto
[interrogazione del 23 giugno 2006, prot. n. 00000]

E’ apparso in data 08/06/06 un manifesto con cui il Sindaco invita i contribuenti a versare la prima rata ICI 2006 su un nuovo conto corrente postale intestato alla Tesoreria Comunale di Cellole.

Premesso che:

  • il Consiglio Comunale, competente per materia, aveva precedentemente deciso l’esternalizzazione del servizio di riscossione Ici;
  • conseguentemente, è stata esperita la procedura di appalto pubblico per l’affidamento del servizio ad un concessionario con cui l’ente ha stipulato un regolare contratto;
  • risulta attualmente che il servizio sia gestito dal concessionario affidatario, essendo ancora vigente e valido il contratto di appalto, e non ci sono stati pronunciamenti diversi da parte del Consiglio comunale in merito alla scelta della gestione diretta della riscossione;

Ciò premesso, a norma dell’art. 43, commi 1 e 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, 267, rivolgiamo al Sindaco la seguente interrogazione per conoscere:

  1. in base a quale norma, atto o provvedimento ha invitato con una manifesto pubblico la cittadinanza a pagare l’Ici in palese contrasto con le modalità convenute dall’ente con regolare contratto d’appalto;
  2. se è sufficiente un manifesto di un Sindaco per modificare una decisione assunta con un atto del Consiglio Comunale che è l’organo di indirizzo e controllo politico-amministrativo dell’ente;
  3. se non ritiene che tale iniziativa, qualora non fosse suffragata da nessun elemento normativo, possa esporre l’ente ad un contenzioso con il concessionario che si vedrebbe “espropriato” del diritto ad espletare un servizio appaltato;
  4. se in caso di un contenzioso negativo per l’ente, con eventuale obbligo al risarcimento del danno, su chi andrebbe a gravare tale onere;
  5. se non crede che tale iniziativa possa generare confusione e discriminazione tra i contribuenti (ad es. tra residenti e non), esponendo coloro che seguiranno il Suo invito a versare l’Ici sul conto di Tesoreria al rischio di essere soggetti a procedure di accertamento e liquidazione per omesso pagamento dell’imposta, con aggravio di spesa per sanzioni e interessi.

Il Collegio dei Revisori, che legge per conoscenza, è invitato, nei limiti delle competenze di cui all’art. 239 del TUEL 267/2000, a verificare la regolarità di tale modalità di acquisizione diretta dell’entrata ICI, stante la vigenza di un contratto di appalto con un concessionario per la riscossione dell’imposta.